fonte: CAF UIL nazionale
Anche per quest’anno, per le spese relative alle rette di frequenza di asili nido sostenute dal genitore nel 2018, è possibile usufruire in dichiarazione dei redditi di una detrazione dall’imposta lorda pari al 19% di quanto sostenuto. La detrazione vale per la frequenza di asili nido pubblici e privati.
Rientrano tra le spese detraibili anche quelle sostenute per:
- la frequenza delle cosiddette “sezioni primavera” che assolvono alla medesima funzione degli asili nido;
- il servizio fornito nella provincia autonoma di Bolzano dagli assistenti domiciliari definiti “Tagesmutter” (c.d. “mamma di giorno”).
La detrazione è alternativa al contributo erogato dall’INPS tramite un pagamento diretto al genitore richiedente, per far fronte al pagamento della retta relativa alla frequenza di asili nido pubblici o asili nido privati autorizzati o per forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche.
L’importo massimo detraibile è pari ad euro 632,00 per ciascun figlio ed è ripartita tra i genitori in basa alla spesa sostenuta da ciascuno. Laddove il documento di spesa fosse intestato al figlio o ad uno solo dei genitori è comunque possibile annotare sulla ricevuta le percentuali di spesa imputabili per singolo genitore. In questo modo il genitore che ha sostenuto la spesa può beneficiare della detrazione, in percentuale o per intero, anche se il documento è intestato all’altro genitore.
Non possono essere detratte le spese sostenute nel 2018 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro ed indicate nella CU 2019 (punti da 701 a 706) con il codice 33. La parte di spesa non rimborsata potrà comunque essere detratta.