fonte: CAFUIL nazionale
Da pochi giorni l’Agenzia delle entrate ha pubblicato le novità riguardanti il modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2024 relativa al periodo d’imposta 2023. Ricordiamo che la scadenza per la presentazione della propria dichiarazione reddituale è prevista per il 30 settembre 2024.
Con i provvedimenti n 68472 e 68478, l’Agenza delle entrate ha approvato anche le modifiche per gli altri modelli di dichiarazione: Iva, Certificazione unica, 770, Redditi Persone fisiche, Redditi Società di capitali, Redditi Società di persone, Redditi Enti non commerciali, Consolidato nazionale e mondale, Irap e 175 modelli Isa.
Andiamo a vedere le novità più importanti per quanto riguarda il nuovo 730.
Le novità del Modello 730 nel 2024
- Ampliamento della platea: nel modello 2024 sarà possibile, infatti, presentare il 730 anche per alcune categorie fino ad ora escluse per le quali precedentemente era necessario presentare il modello REDDITI PF.
- È possibile comunicare con il modello i dati relativi alla rivalutazione del valore dei terreni;
- Dichiarare redditi di capitale da fonte estere assoggettati ad imposta sostitutiva;
- Assolvere agli adempimenti relativi agli investimenti all’estero e alle attività estere di natura finanziaria.
- Detrazioni per familiari a carico: Rispetto l’anno precedente, con l’introduzione dell’Assegno unico universale, per l’anno d’imposta 2023 le detrazioni per i figli a carico sono previste solo per figli con 21 anni o più. Per i minori e le maggiorazioni per i disabili, infatti, sono state sostituite dall’assegno unico.
- Mance detassate: per il settore turistico-alberghiero le mance destinate ai lavoratori dai clienti possono essere qualificate come redditi da lavoro dipendente e, a scelta del lavoratore, essere assoggettate ad un’imposta sostituiva dell’Irpef e delle relative addizionali territoriali con aliquota del 5%.
- Premi di produttività: ridotta al 5% (precedentemente era al 10%) l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa ai lavoratori dipendenti del settore privato.
- Superbonus: per le spese sostenute nel 2022 rispetto al Superbonus che non sono state inserite nella dichiarazione precedente, è possibile indicarle in quella del 2024 e ripartirle in 10 rate. Ricordiamo che rispetto alle spese effettuate nel 2023, la percentuale di detrazione è del 90% e non più del 110%.
- Bonus mobili: per il 2023 è stato fissato un tetto massimo di 8000 euro sulle spese detraibili.
- Acquisto case nel 2023 con classe energetica A o B: per entrambe queste tipologie di abitazioni acquistate nel 2023 dalle imprese costruttrici degli immobili stessi, è prevista una detrazione dell’IVA del 50%.
- Irpef redditi dominicali e agrari: prorogata anche per il 2023 l’esenzione ai fini IRPEF dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.
- Imprenditori agricoli: gli imprenditori agricoli, esonerati dalla presentazione della dichiarazione IVA che hanno fruito nel 2023 di alcuni crediti d’imposta sulle attività agricole da utilizzare esclusivamente in compensazione, possono presentare il quadro RU insieme al frontespizio del modello REDDITI PF come quadro aggiuntivo al modello 730.
Sostituto d’imposta
Per il modello 730 del 2024 è prevista la possibilità di compilare la versione “senza sostituto d’imposta”. Indipendentemente dalla presenza o meno di un datore di lavoro o ente pensionistico che possono provvedere al rimborso è possibile richiederlo direttamente all’Agenzia delle entrate.